sabato 15 novembre 2014

L'idea ignorata

So bene che un'idea ignorata continua a bussare alla porta finché non le viene aperta. Come posso lavorare e riflettere sui sottili giochi di Calvino con tutto questo irritante trambusto? E per giunta so che quell'idea non è indesiderata, ma anzi l'accoglierei a braccia aperte. Non mi alzo dalla scrivania solo perché il mio studio deve procedere senza interruzioni. E lei continua a bussare: cnock cnock. Ad ogni tocco il mio animo si rammolisce e, ahimè; non bada più a quello che sta facendo. Comincia a fantasticare: chi può essere mai? é lui che con un mazzo di fiori è venuto a recarmi fiumi di parole?
Alla fine mi decido: ormai vesto l'aspettativa sui miei occhi, come lenti a contatto ben appiccicate sulla pupilla.
Apro la porta e chi trovo ad aspettarmi?
Mancanza.
Zittita dal nulla, ritorno alla scrivania. So che ritornerò a quella porta finché non troverò più la Mancanza ad aspettarmi.

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