Nelle viscere della città scorre una macchina di morte. Schiere di anime affrettate attendono nella soffocante aria afosa che arrivi il treno, all'improvviso, accompagnato dal suo meccanico frastuono. Stridono le ruote sulle rotaie: le persone sul bordo della banchina tremano vedendo il binario ora colmato dalla velocità inarrestabile della macchina in corsa. Un attimo, e ciò che sono non sarebbe più stato. Il loro viso non dista che una manciata di centimetri, ma non si spostano: sono impedite da enormi pilastri alle loro spalle. Proprio i pilastri che sostengono il peso della città, la loro casa, ora li bloccano, tra la folla, ad un passo dalla morte.
Questa è la magia delle silenziose parole scritte: senza il bisogno di essere pronunciate portano alla luce i pensieri più intimi e remoti e li trasmettono appieno anche al più improbabile lettore. Non so dove questo semplice blog le potrà portare..a qualche amico, forse a qualche curioso. Spero di non annoiare chi le leggerà: parleranno di riflessioni che altrimenti resterebbero inespresse, per poi svanire nel nulla.
venerdì 16 agosto 2013
Metropolitana a Manhattan
Etichette:
riflessione,
viaggio
Ubicazione:
Manhattan, New York, Stati Uniti
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