Vidi lungo la strada scheletri di anime color del
cemento. Con uno sguardo raccontavano la storia che non conoscevo: intensa come
un fulmine a ciel sereno mi arrivó al petto, gelandomi il cuore.
Inesistenti, vivevano; nessuno li vedeva: erano corpi svuotati dal peso
del denaro, resi trasparenti agli occhi del popolo. Carcasse grigie, spente, ma
ancora con un cuore che imperterrito batteva. Avrebbe continuato a battere
finché una raffinata e costosa suola di cuoio, ubriaca, non l'avesse calpestato
a terra per gioco; avrebbe battuto i suoi rintocchi vitali finché una notte
gelida non l'avesse compunto di dolore. Cavalieri di un esercito inesistente,
con la dignità come arma lottano per strappare la propria vita da quel
marciapiede, quando ogni cosa dice loro che senza denaro non sono altro che
ornamenti indigesti della città.
Questa è la magia delle silenziose parole scritte: senza il bisogno di essere pronunciate portano alla luce i pensieri più intimi e remoti e li trasmettono appieno anche al più improbabile lettore. Non so dove questo semplice blog le potrà portare..a qualche amico, forse a qualche curioso. Spero di non annoiare chi le leggerà: parleranno di riflessioni che altrimenti resterebbero inespresse, per poi svanire nel nulla.